Caviglia e Piede

FASCITE PLANTARE E SPERONI OSSEI

La fascite plantare è la causa più comune di dolore nella parte inferiore del tallone. La fascite plantare si verifica quando la forte banda di tessuto che sostiene l’arco del piede diventa irritata e infiammata.

Anatomia

La fascia plantare è un legamento lungo e sottile che si trova direttamente sotto la pelle sulla parte inferiore del piede. Essa collega il tallone alla parte anteriore del piede, e sostiene l’arco del piede.

Cause

La fascia plantare è indispensabile per assorbire le forti sollecitazioni e le tensioni a cui sottoponiamo i nostri piedi. Ma, talvolta una pressione eccessiva può danneggiare o lesionare questo tessuto. La risposta naturale del corpo a un infortunio è l’infiammazione, che provoca il dolore del tallone e la rigidità della fascia plantare.

Fattori di rischio

Nella maggior parte dei casi, la fascite plantare si sviluppa senza una specifica ragione identificabile. Ci sono, tuttavia, molti fattori che possono rendere più inclini alla condizione:

  • • Muscoli del polpaccio retratti, che rendono difficile flettere il piede in avanti e portare le dita dei piedi in alto
  • • L’obesità
  • • Piede cavo
  • • Attività con impatti ripetitivi (corsa / sport)
  • • Una attività nuova o un incremento di intensità

Sperone calcaneare

Anche se molte persone con fascite plantare hanno uno sperone calcaneare, gli speroni non sono la causa del dolore della fascite plantare. Una persona su 10 ha uno sperone calcaneare, ma solo 1 su 20 (5%) con sperone calcaneare ha dolore al piede. Poiché lo sperone non è la causa della fascite plantare, il dolore può essere trattato anche senza rimuovere lo sperone.

Lo sperone calcaneare non è la causa del dolore da fascite plantare.

Sintomi

I sintomi più comuni della fascite plantare includono:

• Dolore sulla parte inferiore del piede vicino al tallone

• Dolore con i primi passi appena alzati dal letto al mattino, o dopo un lungo periodo di riposo, ad esempio dopo un lungo viaggio in auto. Il dolore generalmente scompare dopo pochi minuti di cammino.

• Dolore che aumenta dopo (non durante) un esercizio o un’attività.

Esame medico

Dopo che avrai descritto i tuoi sintomi e discusso sulle tue preoccupazioni, il medico esaminerà il tuo piede. 

Il medico cercherà questi segni:

  • • Una accentuazione dell’arco plantare (piede cavo)
  • • Una zona soffice sulla parte inferiore del vostro piede, proprio davanti al calcagno
  • • Un dolore che peggiora quando si flette il piede e quando il medico spinge sulla fascia plantare. Il dolore migliora quando si piegano verso il basso le dita dei piedi
  • • Un movimento limitato della caviglia verso l’alto

Diagnostica per immagini

Il tuo medico potrà prescrivere esami di imaging per aiutare ad assicurarsi che il dolore al tallone è causato da una fascite plantare e non da un altro problema.

Radiografie

Le radiografie forniscono immagini nitide delle ossa. Sono utili per escludere altre cause di dolore al tallone, come fratture o artrosi. Lo sperone calcaneare può essere visualizzato con una radiografia.

Altri esami di imaging

Altri esami di imaging, come la risonanza magnetica (RMN) e l’ecografia, non sono abitualmente utilizzati per diagnosticare la fascite plantare. Raramente sono necessari. Una risonanza magnetica può essere utilizzata se il dolore al tallone non è alleviato dai metodi di trattamento iniziale.

Trattamento

Trattamento non chirurgico

Più del 90% dei pazienti con fascite plantare migliorerà entro 10 mesi dall’inizio dei sintomi con semplici metodi di trattamento.

Riposo. Una diminuzione o addirittura una sospensione delle attività che peggiorano il dolore possono essere il primo passo per ridurre il dolore. Potrebbe essere necessario sospendere le attività sportive in cui i vostri piedi impattano su superfici dure (per esempio, la corsa o lo step).

Ghiaccio. Rotolare una bottiglia di acqua fredda o ghiaccio per 20 minuti sul piede potrebbe essere efficace. Questo può essere fatto da 3 a 4 volte al giorno.

Farmaci anti-infiammatori non steroidei. Farmaci come l’ibuprofene o naprossene possono ridurre il dolore e l’infiammazione. 

Esercizi. Il dolore da fascite plantare è aggravato da muscoli retratti di piedi e polpacci. Lo stretching dei polpacci e della fascia plantare è il modo più efficace per alleviare il dolore che deriva da questa condizione.

Allungamenti del polpaccioPiegati in avanti contro un muro con un ginocchio dritto e il tallone a terra. Posiziona l’altra gamba in avanti, con il ginocchio piegato. Per allungare i muscoli del polpaccio ed il tendine di Achille, spingi i fianchi verso la parete in modo controllato. Mantieni la posizione per 10 secondi e quindi rilassati. Ripeti questo esercizio 20 volte per ogni piede. Una forte trazione al polpaccio dovrebbe essere sentita durante l’allungamento.

• Allungamenti della fascia plantare

Questo esercizio viene eseguito in posizione seduta. Incrocia il piede colpito ed appoggialo sul ginocchio dell’altra gamba. Afferra le dita del piede coinvolto e lentamente tirale verso di te in modo controllato. Se è difficile raggiungere il piede, avvolgi un asciugamano intorno all’alluce per aiutarti a tirare i piedi verso di te. Metti l’altra mano lungo la fascia plantare. Dovresti sentire la fascia come una banda stretta lungo la parte inferiore del piede quando la allunghi. Mantieni la trazione per 10 secondi. Ripeti 20 volte per ogni piede. Questo esercizio è meglio farlo al mattino prima di iniziare a camminare.

Iniezioni di cortisone. Il cortisone, un tipo di steroide, è un potente farmaco anti-infiammatorio. Esso può essere iniettato nella fascia plantare per ridurre l’infiammazione e il dolore. Il medico dovrebbe limitare le iniezioni. Iniezioni di steroidi multipli possono causare la rottura della fascia plantare, che può portare a un piede piatto ed a dolore cronico.

Scarpe di sostegno e ortesi.Scarpe con suole spesse e un’imbottitura extra possono ridurre il dolore stando in piedi e camminando. Durante il passo quando il tallone tocca il suolo, si applica una notevole quantità di tensione sulla fascia, provocando microtraumi (piccoli strappi nel tessuto). Una scarpa o un inserto ammortizzante riducono questa tensione ed i microtraumi che si verificano ad ogni passo. Le talloniere morbide in silicone sono poco costose ed agiscono elevando e ammortizzando il tallone. Possono essere utili anche plantari pre-formati o personalizzati.

Tutori notturni.

La maggior parte delle persone dormono con i piedi puntati verso il basso. Questo rilassa la fascia plantare ed è uno dei motivi per cui il dolore al tallone si avverte la mattina. Una tutore notturno estende la fascia plantare durante il sonno. Anche se può essere difficile dormire con un tutore di notte, il suo utilizzo è molto efficace e non deve essere più utilizzato una volta scomparso il dolore.

Fisioterapia. Il tuo medico potrebbe suggerire un trattamento con un fisioterapista con un programma di esercizi che si concentra sullo stretching dei muscoli del polpaccio e della fascia plantare. Oltre a esercizi come quelli illustrati sopra, un programma di terapia fisica può comprendere trattamenti specializzati con ghiaccio, massaggi e farmaci per diminuire l’infiammazione intorno alla fascia plantare.

Terapia con onde d’urto extracorporee.

Durante questa procedura, degli impulsi d’urto ad alta energia stimolano il processo di guarigione della fascia plantare danneggiata. Le onde d’urto extracorporee sono una procedura non invasiva, e non richiedono un’incisione chirurgica. Grazie ai minimi rischi associati, le onde d’urto extracorporee vengono talvolta considerate prima dell’intervento chirurgico.

Trattamento chirurgico

La chirurgia è considerata solo dopo 12 mesi di trattamento non chirurgico aggressivo.

Allungamento del gastrocnemio.

Si tratta di un allungamento chirurgico del muscolo del polpaccio (gastrocnemio). Poichè i muscoli del polpaccio retratti aumentano lo stress sulla fascia plantare, questa procedura è utile per i pazienti che hanno difficoltà a flettere i loro piedi, nonostante un anno di esercizi di allungameno.

Nell’allungamento del gastrocnemio, uno dei due muscoli che compongono il polpaccio viene allungato per aumentare il movimento della caviglia. La procedura può essere eseguita con una incisione tradizionale, o con una piccola incisione e un endoscopio, uno strumento che contiene una piccola telecamera. Il medico discuterà la procedura che meglio soddisfa le vostre esigenze. I tassi di complicanze dell’allungamento del gastrocnemio sono bassi, ma possono includere lesioni nervose.

Rilascio della fascia plantare.

Se si dispone di una normale range di movimento della caviglia e costante dolore al tallone, il medico potrebbe raccomandare una procedura di rilascio parziale della fascia plantare. Durante l’intervento chirurgico, il legamento della fascia plantare viene tagliato parzialmente per alleviare la tensione sul tessuto. Se si dispone di un grande sperone osseo, potrà essere rimosso. Sebbene la chirurgia possa essere eseguita per via endoscopica, è più difficile che con un’incisione aperta. Inoltre, l’endoscopia ha un rischio più elevato di lesioni nervose.

Complicanze.

Le complicanze più comuni includono risoluzione incompleto della sintomatologia e lesioni neurologiche.

Recupero. La maggior parte dei pazienti hanno buoni risultati da un intervento chirurgico. Tuttavia, poichè la chirurgia può portare a dolore cronico e ad insoddisfazione, è consigliata solo dopo che sono state esaurite tutte le misure non chirurgiche.

Ultimo aggiornamento: Novembre 2015

Fonte: http://orthoinfo.aaos.org

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